Gennaio 2008 |
Mer 26 Dic 2007 |
Mer 19 Dic 2007 |
Mer 12 Dic 2007 |
Mer 5 Dic 2007 |
Novembre 2007 |
Mercoledì 26 Dicembre
DjZero
Megaphone va in onda in forma privata.
Mercoledì 19 Dicembre
DjZero
Roisin Murphy,
Orb,
Underworld,
Venetian Snares,
Strings Of Consciousness,
Amon Tobin,
Nista Nije Nista,
Burnt Friedman,
Burial,
Swod,
Olafur Arnalds,
Sigur Ros,
Meganet presenta All About Max, da Muertepop e Peteran Records,
Motoro Faam,
Pluramon,
Destroyalldreamers,
Carta.
Mercoledì 12 Dicembre
Leonardo
Radiohead,
Agnes Kain,
Mary Onettes,
Jens Lekman,
And also the trees,
Steve Jansen,
Ram Café - Lounge & Chillout 2 (Phonique, Susanna),
Belleruche,
Cinematic Orchestra,
Helios,
Meganet presenta Muertepop,
David Newlyn,
Vector Lovers,
Battles,
Burial.
Mercoledì 5 Dicembre
DjZero
Mariposa,
Antonella Ruggiero,
Mauro Ermanno Giovanardi,
Perturbazione,
Amor Fou,
Cristina Dona,
Robert Wyatt,
St. Vincent,
Lou Rhodes,
Siouxsie,
Meganet presenta Seabear,
Akron-Family,
Carta,
Swod,
Rechenzentrum,
Susumu Yokota,
Blue States,
Orb,
Unkle,
The Ace Of Clubs.
Domenica 30 Dicembre
Coloured in Memory, 2007; voto: 2 su 5.
Un disco un po' noioso (sembra non finire più, poi scopri che è meno di un'ora) di elettronica minimale e un po' pop, con qualche ritmo e molti pattern di synth che chiamano lo sbadiglio.
Sabato 29 Dicembre
Kunuaka, 2007; voto: 2 su 5.
Chimalo, se vuoi, afrofuturismo: mescola suoni elettronici, ritmi africani e inserisci tutto all'interno del dub. A farlo, due austriaci che incidono per la G-stone di Kruder e Dorfmeister. Piacevoli, ma poco interessanti.
Venerdì 28 Dicembre
Glyphic, 2007; voto: 3 su 5.
Più o meno dalla parti del dubstep, ma solo perché sembra essere ormai il punto di riferimento per l'elettronica triste con un po' di ritmo. Nel complesso non malaccio, ci sono buone intuizioni, qualche buona accelerazione, e l'ascolto scivola via. Forse un po' troppo.
Giovedì 27 Dicembre
phiu, 2007; voto: 2,5 su 5.
Quio è una creatura di AGF, una MC che è ormai giunta al secondo disco. Hip hop molto astratto, con voci femminili (la stessa AGF, ma anche Nicolette ed altre), che non è malaccio presa a piccole dosi, ma un po' troppo noiosa alla lunga.
Mercoledì 26 Dicembre
A Weekend in the City, 2007; voto: 2,5 su 5.
Non mi era piaciuto il loro primo disco, e tutto sommato neppure questo secondo. Eppure, va dato loro atto che la miscela di rock ed elettronica, e la buona voce a supporto, progredisce dal primo disco, e si fa ascoltabile. Alla fine, si può anche dire che è un disco dignitoso.
Lunedì 24 Dicembre
Cerridwen, 2007; voto: 3 su 5.
Strana evoluzione musicale di questa cantante italo-finlandese (!), da almeno dieci anni in circolazione (ma ha cominciato prestissimo). Il primo disco era un clone di Irene Grandi, il secondo era virato sull'indie pop, ed adesso si sposta dall'italiano all'inglese, sposando il pop elettronico, ricordandosi di Bjork, Radiohead, Portishead e trip-hop sparsi ed atmosfere nordiche e sognanti. Nel complesso un disco interessante, ma che manda un po' di originalità.
Sabato 22 Dicembre
Genova,La Superba, 2007; voto: 2,5 su 5.
Lei, intertrete genovese, prende una manciata di canzoni di autori genovesi (Tenco, De Andre, Paoli,...) e le reinterpreta, utilizzando la propria voce astraendo la parte musicale, lasciata ai soliti fidi con l'aiuto di qualche disturbatore elettronico, che si sente molto poco. Alla fine, sembra più un esercizio di stile che un'opera sentita, anche con tutte le buone intenzioni.
Giovedì 20 Dicembre
Scimmie d'amore, 2007; voto: 3 su 5.
Divertente disco di pop italiano, con tracce di hip(-pop) e melodie piuttosto scanzonate. Eppure, ascoltando meglio, si sentono echi della storia musicale degli ultimi anni, anche se, come sempre, si è distratti (o meglio, catturati) dagli intrecci vocali, dalle rime e dalle storie.
Mercoledì 19 Dicembre
The Flying Club Cup, 2007; voto: 3 su 5.
Disco strambo di un giovanissimo statunitense, in mezzo tra suggestioni balcaniche e cantautorato francese. Canzoni musicalmente allegre condite da una voce malinconica, a volte un po' troppo impostata e pomposa, ma in genere decisamente piacevole.
Lunedì 17 Dicembre
The Mary Onettes, 2007; voto: 2,5 su 5.
Un nome, un gioco di parole, per un gruppo svedese che si rifà, ancora una volta, alla new wave degli anni ottanta. A momenti sembrano dei cloni di Echo and the Bunnymen. Divertenti, se non fossero così pesantemente derivativi.
Sabato 15 Dicembre
Amateur, 2007; voto: 2,5 su 5.
Duo norvegese di elettronica, piuttosto sperimentale e a momenti troppo fredda. C'è qualche buona intuizione, sul non uso di suoni già pronti, ma alla fine i brani non riescono ad affascinare ed attirare l'attenzione.
Venerdì 14 Dicembre
Cursed, 2007; voto: 3 su 5.
Tre soli lunghissimi brani. Post-rock, di prima battuta, ma più psichedelico, sperimentale, rumoroso, ovviamente strumentale. Non facile, qualche lungaggine di troppo, ma insomma, positivo.
Giovedì 13 Dicembre
Hvarf-Heim, 2007; voto: 3 su 5.
Ok, è un riempitivo (una volta si diceva interlocutorio). Un po' di autocover, qualche live, qualche brano inedito. Il secondo disco, fondamentalmente acustico, è molto piacevole. Loro sono sempre i Sigur Ros, ma vorremmo qualcosa di più.
Mercoledì 12 Dicembre
Untrue, 2007; voto: 2 su 5.
Una profonda delusione, che viene dopo l'interessante primo disco. Qui i suoni sono un po' meno cupi, i ritmi un po' tirati, e c'è il solito tripudio di suoni sintetici. Colui che aveva spostato la frontiera del dubstep è ritornato indietro.
Martedì 11 Dicembre
4 Wolves Attack, 2007; voto: 2,5 su 5.
Disco bizzarro ed un po' confuso. Opera seconda di un quartetto cosmopolita tutto femminile, ci sono strumenti diversissimi ed anche improbabili, voci dai registri strani, insomma un'apparente confusione sovrana. Poi però il disco è anche abbastanza compatto, anche se non riesce ad entusiasmare.
Lunedì 10 Dicembre
The Monstrous Surplus, 2007; voto: 2,5 su 5.
Ci sono molte remiscenze 4AD in questo disco, nelle voci, nelle strumentazioni e nelle chitarre sognanti, nelle suggestioni shoegaze. E proprio questo eccesso di suggestioni lo lascia con l'amaro in bocca, per non essere riuscito ad andare un po' oltre.
Domenica 9 Dicembre
First Night Forever, 2007; voto: 2 su 5.
Produttore e multistrumentista, dalle collaborazioni eccellenti (nei Nine Horse con la famiglia Sylvian, o con Liebezeit dei Can), esce con un disco solista, in cui tutto tranne che cantare (ma in un brano canta pure). E non produce grandi cose, che mi pare un po' troppo funky e alla ricerca del facile ascolto.
Sabato 8 Dicembre
Eulogy for Evolution, 2007; voto: 3 su 5.
Un islandese, che sfrutta più atmosfere classiche che l'elettronica tanto cara a molti suoi conterranei. Orchestrazioni ariose, che a momenti ricordano Morricone, un disco che si ascolta con serenità ed attenzione. Se, come pare, ha vent'anni, ne vedremo delle belle.
Venerdì 7 Dicembre
...and Water Cycles, 2007; voto: 2,5 su 5.
Trio giapponese, di elettronica acustica (qualcosa del genere). Insomma, composizione classiche con strumenti classici, ed elettronica ad interferire. Nulla di eccezionale. Si fanno ascoltare, però.
Giovedì 6 Dicembre
Our Moon Is Full, 2007; voto: 2 su 5.
Un nutrito gruppo di persone (nove), tutti con lunga esperienza tra il rock ed il jazz. Molti ospiti, anche illustri. Il risultato è un disco piuttosto confuso, che non si capisce dove vuole andare a finire, con molte idee arruffate e che riesce praticamente a scontentare.
Mercoledì 5 Dicembre
Wish I Was All Flames, 2007; voto: 3 su 5.
Siamo alle solite: post-rock con spruzzate di shoegaze, tante chitarre. Come hanno fatto in precedenza, e com everosimilmente faranno in seguito. A me piace così.
Martedì 4 Dicembre
My Downfall (original soundtrack), 2007; voto: 2,5 su 5.
Ci sono tappeti elettronici sinuosi ed archeggianti. Improvvisamente, break elettronici fuoriosi irrompono a velocità folli. Varianti di questo schema riempiono il disco, che in sé potrebbe anche essere divertente, ma poi, alla fine, è un po' troppo stucchevole.
Lunedì 3 Dicembre
Oblivion with Bells, 2007; voto: 2,5 su 5.
Un dischetto. Così il ritorno degli Underworld, storica e seminale band di elettronica e rock, dopo cinque anni dal precedente. Rimasticano sempre le stesse cose, e se questo può andare bene per certi versi, per altri proprio no. Mestiere, ma ispirazione poca.
Sabato 1 Dicembre
Overpowered, 2007; voto: 2 su 5.
Il disco precedente era prodotto da Matthew Herbert. Questo no. La differenza si sente, eccome. Infatti questo è un disco poppettoso e dance, che dice proprio poco o nulla, risultando una via di mezzo (ed in peggio) tra Kylie Minogue e gli ultimi Goldfrapp.
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