Non c'è strada più insensata e tortuosa per arrivare ad un
libro, che utilizzare primitivamente lo stesso medium per confezionare una
modesta fascetta. Perché l'unico modo per parlare di una forma
d'espressione è "tradurla" con un'altra: ed allora possiamo
raccontare un film, descrivere una poesia con un quadro o con una frase
musicale, possiamo imprigionare un libro in una scultura o, al limite, in
una vita. Ma scrivere di un libri è il cannibalismo più
antico ed insapore. E poiché non sappiamo disegnare, produrre
musica, inserire tre dimensioni in questo medium, continuiamo questa dieta
tossica di parole per alimentare, se poi riusciamo, altre parole.