Visione è per noi il termine qualitativamente più assimilabile
ad esperienza: il più ambizioso ed omnicomprensivo. E' lo spazio mobile
abitato da soggetto ed oggetto in una qualsiasi unità di misura
esperienziale: ma essa si da meglio per eventi concreti che per
definizioni astratte. Alcuni di tutti i possibili eventi in senso estetico
(perché questo è il paradigma che faticosamente ci guida) sono qui
contenuti. L'occhio li sottointende come denominatore e come metafora: sia
il cinema (o la visione impura come ha metafisicizzato Buñuel
facendo passare un rasoio sull'occhio), che la fotografia, la pittura, il
teatro o qualsiasi altro possibile oggetto di visione producono agglutinati
di parole. Che possono meglio orizzontare o doppiamente perdere chi li
legge.